Bologna, 2 novembre 2024 – Anche volendo aprire la mente per trovare il motivo che si cela dietro certe azioni non è facile e la protesta civile nasce spontanea. In qualche caso, si arriva perfino a comprendere lo sfogo spesso forcaiolo che approda sui commenti dei social. In un mondo in cui tutto ciò che non è proprio non è di nessuno (e quindi non merita rispetto…), alla fine un atto di vandalismo pare non essere così grave.
Eppure, guardando l’immagine del cavallo villipeso a Oreno, in Brianza, viene tristezza.
Qualche ‘simpaticone’, probabilmente più d’uno, la notte di Halloween ha pensato bene di spezzare le gambe al ‘Gran Cavallo’.
Realizzata da Sara Bolzani, il Gran Cavallo è la statua che raffigura Leonardo da Vinci, “il Salaino”, mentre ammira un bellissimo cavallo. Forse quello che il maestro cercava come modello ideale, quando approdò a Oreno. Fu proprio nella cittadina brianzola che da Vinci conobbe Caprotti, il suo giovane allievo.
La statua, commissionata da Dino Crippa, anima de La Lodovica e appassionato uomo di cavalli, era stata inaugurata solo lo scorso settembre di quest’anno ed aveva trovato un’accogliente location proprio alle spalle di Largo Gian Giacomo Caprotti.
L’immagine del vigoroso cavallo steso a terra, con gli arti spezzati, quasi sbigottito davanti a Leonardo e Caprotti fa riflettere. E pone un interrogativo di protesta: chi è l’animale?